Pavia al cinema: Guido Nicheli
Non tutti sanno che, in provincia di Pavia, si trova nel cimitero di Zelata la tomba di uno dei personaggi più singolari del cinema italiano anni Ottanta come lo fu Guido Nicheli…
Guido Nicheli era nato a Bergamo il 24 luglio 1934 e, dopo il diploma, lavorò come odontotecnico nello studio medico dentistico del cugino, impiego che mantenne fino alla fine degli anni Ottanta nonostante la sua grande popolarità.
Negli anni Sessanta Guido arrotondò lo stipendio lavorando come rappresentante di liquori ed entra così in contatto con la vita notturna milanese, in particolare quella attorno allo storico locale Derby, dove conobbe Stefano Vanzina, Teo Teocoli e Renato Pozzetto, che divennero gli amici di una vita e lo chiamavano con il nomignolo di Dogui, che era l’anagramma del suo nome.
Tra le amicizie più celebri fu Nicheli ci fu quella con il pittore spagnolo Salvador Dalì, di cui era spesso ospite a Cadaques.
Guido Nicheli raccontò la sua vita da seduttore in una intervista del 2007 con queste parole “A 25 anni sono diventato padrone del mio tempo e ho capito che vicino alle belle fighe stavo bene: da quel momento mi sono dedicato a loro. Certo, ci vogliono tempo, soldi per viaggiare sempre in prima classe e testa libera” inoltre parlò della moglie e della scomparsa, avvenuta nel 1970 dopo il parto, del figlio Alessandro.
Alto 177 cm, biondo e stempiato, aitante, baffi folti e abbronzatura, Nicheli fu il volto, corpo e portamento dall’imprenditore rampante della Milano da bere degli anni Ottanta, debuttando negli spettacoli del Derby come caratterista nel ruolo del cummenda, poi passò al cinema con Il padrone e l’operaio (1975) di Steno, partecipò poi a Eccezzziunale… veramente e Viuuulentemente mia (1982), entrambi diretti da Carlo Vanzina, con Diego Abatantuono.
Come archetipo del ricco imprenditore lombardo Guido succedete ad Ugo Bologna, interpretando molti film diretti da Carlo Vanzina, come Sapore di Mare e Vacanze di Natale, entrambi del 1983, poi Yuppies (1986), Montecarlo Gran Casinò (1987) e Le finte bionde (1989).
Tra le sue battute celebri si ricordano l’intercalare “Taaac” e le massime “Lavoro, guadagno, pago, pretendo!“ e “Sole, whisky e sei in pole position!“.
Gli anni Ottanta furono quelli della popolarità anche televisiva, infatti Nicheli apparve in Drive In e poi tra i protagonisti della serie I ragazzi della terza C (1987-1989) come ul Commendator Camillo Zampetti, padre della bionda Sharon, un ruolo che gli procurò grande affetto e simpatia da parte del pubblico, grazie agli esilaranti sketch realizzati con il maggiordomo di casa Zampetti, Aziz, impersonato da Isaac George.
Tanti anni dopo Nicheli disse “Ancora adesso molte persone mi fermano per strada, mi chiamano Zampetti e mi chiedono come vanno i salami. Mi fa piacere, caspita, sono passati 20 anni!”
Si cimentò anche in un ruolo drammatico nel film Scemo di guerra di Dino Risi, nel 1985 dove affermò che “Facevo l’attore solo da otto anni e ho avuto una grande libidine! Scendere dalla scalinata del Festival di Cannes, le interviste prima e dopo la cena, i fotografi. Sai a Cannes fanno le cose in grande. Ho un bellissimo ricordo di questo film”
Negli anni Novanta lavorò in Abbronzatissimi di Bruno Gaburro, Anni 90 di Enrico Oldoini, Panarea di Pipolo e Cucciolo di Neri Parenti.
L’ultima apparizione di Guido fu in Vita Smeralda di Jerry Calà nel 20026.
Passò gli ultimi anni tra Pavia e la Sardegna, e in una intervista del 2005 concessa al Fan Club de I ragazzi della Terza C disse di godersi la vita, il Milan e le donne, passava l’inverno ai Caraibi e l’estate girando per il Mediterraneo, inoltre si mantenne in forma con ginnastica e nuoto.
Guido Nicheli morì per un ictus a Desenzano del Garda il 28 ottobre 2007 e sulla sua lapide, nel cimitero di Zelata, in provincia di Pavia, c’è uno dei suoi tormentoni più famosi: “See you later”.