Eriprando Visconti, da Milano alla Lomellina
Nel piccolo cimitero di Torre Beretti e Castellaro, non molto lontano da Mede e al limite della Lomellina, si trova la tomba di Eriprando Visconti, detto Prandino, nipote del leggendario regista Luchino.
Qui visse una carriera come regista, breve ma intensa, negli anni Settanta….
I primi anni
Eriprando Visconti di Modrone nacque a Milano il 24 settembre 1932, primogenito di Edoardo Visconti e di Nicoletta Arrivabene-Valenti Gonzaga.
Nel 1952, dall'unione con l'attrice Fulvia Mammi, Prandino divenne padre di Guido e, dal suo matrimonio con Francesca Patrizia Ruspoli, nacquero anni dopo Edoardo jr. e Ortensia.
A 22 anni il giovane Visconti debuttò come assistente volontario dello zio nel film a episodi Siamo donne e recitò nel ruolo di Carlo Moretti in Terza liceo, che venne diretto nel 1954 da Luciano Emmer.
Nel 1955 scrisse soggetto e sceneggiatura del primo film di Francesco Maselli, Gli sbandati, per il quale collaborò come aiuto regista, mentre cinque anni dopo assistette Renato Castellani sul set di Il brigante, tratto da un romanzo di Giuseppe Berto.
La carriera cinematografica
Il debutto di Prandino come regista avvenne nel 1961 con Una storia milanese, per il quale vinse il Premio della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia, sull’amore tra Giampiero e Valeria, due ragazzi dell’alta borghesia.
Durante gli anni Sessanta Visconti, oltre a un film sulla Monaca di Monza e uno tratto da Michele Strogoff di Julio Verne, diresse un documentario e tre originali per la televisione, poi rientrò sul grande schermo nel 1969 con quattro opere, tra cuì Il vero e il falso nel 1972.
Dal 1976 , a partire dal dittico La orca e Oedipus orca, con Michele Placido tra i protagonisti, il cinema di Prandino sviluppò temi più complessi, abbandonando l’intreccio narrativo e privilegiando l'indagine dei personaggi.
In L’Orca, ambientato a Pavia, tre amici organizzano il sequestro di Alice, membro di una recca famiglia lombarda.
Uno dei rapitori, Michele, è incaricato di tenere la giovane costantemente sotto sorveglianza, in un casolare abbandonato.
Se, inizialmente, Alice è costretta ad accettare le attenzioni di Michele, col tempo renda succube l'uomo e, dopo che la polizia circonda l'abitazione: il criminale, impaurito, consegna la sua pistola alla giovane, che lo uccide senza rimorso.
Le autorità si assumono la responsabilità del crimine, scagionando così Alice dal delitto commesso.
In Oedipus Orca Alice scopre che il padre non era intenzionato a pagare il riscatto del suo rapimento e comincia a indagare sul passato della madre, scoprendo che aveva un amante, Lucio.
Con Una spirale di nebbia, del 1977, tratto dal romanzo di Michele Prisco, dove recitano attori come Claude Jade, Marc Porel, Duilio Del Prete, Flavio Bucci, Eleonora Giorgi, Marina Berti e Stefano Satta Flores, si racconta di come, durante una battuta di caccia, il nobile Fabrizio uccide, con un colpo di fucile, la moglie Valeria.
Non ci sono testimoni oculari e Maria Teresa, cugina dell’assassino, resta persuasa dell'innocenza di quest'ultimo.
Per soffocare lo scandalo, interviene Marcello, avvocato nonché marito della donna, che scopre i problemi della famiglia Sangermano.
Inoltre Prandino comparve per la seconda volta come attore in Caro Michele, diretto nel 1976 da Mario Monicelli.
Dopo l'ultimo film, Malamore, girato nel 1982 e incentrato sulle vicende di un nobile affetto da nanismo nell’Italia del primo dopoguerra, il regista dovette ritirarsi dal cinema per ragioni di salute.
Eriprando Visconti mori a Mortara il 25 maggio 1995, a 62 anni, per un enfisema polmonare, ma la tenuta di Castellaro continua ad essere gestita dal figlio Edoardo Visconti di Modrone.