I castelli del Nord Italia: Castello di Pieve del Cairo
Uno dei gioielli di quella zona della provincia di Pavia ribattezzata “la piccola Loira” per i suoi innumerevoli Castelli, abbazie, luoghi carichi di storia.
La storia di Pieve del Cairo
Il borgo di Pieve del Cairo si trova ai confini della Lomellina, separato dal Piemonte dalle acque del Po.
L'antico abitato del Cairo, di origine celto-ligure, era alla confluenza del Tanaro nel Po, sulla strada che da Julia Derthona (Tortona) per Tromello e Novara portava all'Elvetia.
Questa strada, già abbozzata all'epoca delle guerre Puniche, fu proseguita fino al Sempione dall'imperatore Settimo Severo nel 210 D.c.
L'importanza del Cairo Vecchio (Cajri Veteri Ixolaria) è confermata dalle numerose suppellettili funebri, utensili, ornamenti ed armi ritrovate in tombe Gallo-Romane scoperte nei pressi del paese.
Agli albori del Cristianesimo nacque la Plebe Cairi attorno alla prima basilica cristiana, sorta su un tempio pagano dedicato alla dea Cibele, dove si concentrarono i primi credenti, edificarono le loro case ed il nuovo nucleo, che andava crescendo, si differenziò da Cairo fino a diventare un centro autonomo che assunse il nome di Pieve del Cairo.
Nell'anno 800 Cairo, Pieve e quasi tutta la Lomellina finirono, per ordine di Carlo Magno, sotto il dominio dei Conti Palatini di Lomello.Nel 1155 Federico di Svevia, detto il Barbarossa, sceso in Italia per rivendicare i suoi diritti sulla penisola, attraversando la Lomellina per assediare Tortona, mise a ferro e fuoco Cairo.
Nel 1404 Facino Cane, condottiero al soldo dei Visconti, saccheggiò gli abitati di Cairo e di Pieve del Cairo e nel 1467 Federico III diede in feudo i due paesi ai nobili Isimbardi di Milano.
Fu nel 1512 che il Cardinale Giovanni dè Medici, legato pontificio di Giulio II presso l'esercito della Lega Santa, fatto prigioniero dai Francesi nella battaglia di Ravenna, mentre era di passaggio a Pieve, fu liberato dai cittadini del paese.
Eletto Papa con il nome di Leone X in segno di riconoscenza, Giovanni concesse ai cittadini di Pieve con una bolla del 19 settembre 1516 due giubilei annui perpetui.
Nel 1599 in occasione del passaggio dell'arciduchessa Margherita d'Austria che si recava a Madrid per sposare il Re Filippo III fu innalzato dal Marchese Isimbardi un grande arco trionfale.
Nei secoli XVII e XVIII Pieve subì gravi distruzioni sia da parte di truppe che si accamparono, sia per inondazioni del Po nel 1755 e 1790.
Struttura del castello di Pieve del Cairo
Il castello, situato nel centro del paese, è un monumento imponente ma molto rimaneggiato, in cui si fondono apporti di molte epoche diverse.
La costruzione originaria del castello, risalirebbe al XII secolo, mentre l'edificio attualmente visibile fu però ricostruito e ampliato, probabilmente ad opera dei Visconti, nel Trecento.
Fu quindi nuovamente ripreso, nei secoli XVII e XVIII, operandovi molteplici modifiche e apportandovi numerose aggiunte ed oggi è tra i più grandi della provincia di Pavia, e anche tra i più noti.
Il castello ha un impianto quadrangolare con torri agli angoli e vasta corte centrale ed era difeso da un fossato esterno, scavalcato da un ponte probabilmente protetto a sua volta da un rivellino. L'ingresso era protetto da due torri, la prima con tracce di ponte levatoio e di ponticella pedonale, la seconda con archi a sesto acuto, forse viscontei.
A entrambe le torri vennero poi aggiunte delle altane nel Seicento e nel Settecento.
Molto curioso è lo sdoppiamento di immagine tra la parte esterna, che conserva in buona parte l'apparato murario medievale, e quella interna, che ha i caratteri dell'architettura civile tardo barocca.
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