Cuggiono Tra papi e ville
Una vera scoperta, poco dopo Magenta, una villa, un museo e un parco che meritano una visita.
Cuggiono, piccolo comune della provincia di Milano, fin dalla preistoria fu abitato da popolazioni celtiche, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di reperti archeologici riguardanti manufatti e ornamenti caratteristici conservati nel Museo Civico di Legnano.
La famiglia più legata a Cuggiono è quella dei Crivelli, di origini antichissime che fra i suoi componenti ebbe Ausano, 28mo Arcivescovo di Milano, e Uberto, eletto Papa con il nome di Urbano III, dal 1185 al 1187.
I Crivelli governarono il feudo di Cuggiono per secoli mentre, con la conquista da parte della popolazione dei Franchi guidati da Carlo Magno, nell’VIII secolo, il paese entrò a far parte del Contado del Seprio e vide famiglie come i Maggi, gli Arconati e i Della Croce.
Nel 1648 Cuggiono, libera da vincoli feudali, riuscì ad acquistare la Redenzione, cioè il diritto a non essere più infeudata, ma nel 1672 parte del paese, non essendo più in grado di continuare a pagare il debito rimasto dopo l'acquisto della Redenzione, accettò di essere un feudo della famiglia Piantanida.
In seguito nel 1676 i Piantanida si offrono di acquistare anche l’altra metà di Cuggiono, ma la Real Camera le cedette alla famiglia Clerici, poi nel 1768, a causa della mancanza di eredi, Cuggiono ritornò alla Real Camera.
Oggi Cuggiono fa parte del Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino.
Nella parte meridionale del paese si trova, su una strada di secondaria importanza la sontuosa Villa Annoni, voluta dall’omonima famiglia che, sul finire del Settecento, incaricò del progetto l’architetto genovese Giuseppe Zanoja Santino Langè.
La villa fu completata nel 1809 e un anno dopo ne fu consacrata la cappella interna, mentre il parco venne realizzato tra il 1819 e il 1825, anno della morte del Conte.
Alla fine dell’Ottocento vennero edificati tutti gli edifici interni al parco, tra cui l’ingresso delle carrozze, coffee house, casa dei caprioli, tempietto, casa dei daini, cascina Leopoldina.
Nel 1900 morì Aldo Annoni, ultimo discendente della famiglia Annoni, e le proprietà di Cuggiono furono ereditate dal conte Giampietro Cicogna Mozzoni.
Alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, il complesso fu venduto al senatore Pietro Bellora, industriale gallaratese, che trasformò la villa nella sua residenza e nel 1979 il complesso fu acquistato dal Comune di Cuggiono, che ne fece anche la sede del Museo Storico Civico Cuggonese.
Le origini del Museo risalgono ai primi anni Ottanta quando un gruppo di amici decise di raccogliere le memorie del passato, come testimonianza della fatica e del lavoro quotidiano dei loro antenati.
Nelle quindici sale espositive all’interno della Villa Annoni è raccontata tramite gli arnesi di lavoro, documenti e oggetti legati alle guerre, all'emigrazione, all'attività in campo associativo e non, il sorgere e dello svilupparsi delle prime forme di previdenza e assistenza sociale.
Veramente unica la ricostruzione dettagliata degli ambienti di una casa di campagna, particolare e ricca di oggetti la cucina, dove si trova anche un antico telaio.