I castelli del Nord Italia: Castello di Legnano
Legnano, testimone di una storica battaglia tra i comuni uniti nella Lega Lombarda e le truppe imperiali di Federico Barbarossa.
Legnano palcoscenico di uno dei Palii più importanti, d’Italia.
Il Castello di Legnano, come risulta dai documenti rinvenuti, era noto come il Castrum Sancti Georgi fin dal XIII secolo, che derivava dalla presenza, dal 1231, di un convento di Regolari Agostiniani con una chiesetta di San Giorgio.
Sulle vestigia del convento, Umberto Visconti eresse poi una torre, poi trasformata in casa-torre e, tra il 1261 e il 1273, quando i Torriani ospitarono al castello i sovrani d’Inghilterra col loro seguito, al rientro dall’Oriente, questa fu ampliata con delle ali a Nord e a Sud.
Con la morte nel 1257 dell’arcivescovo Leone da Perego, ci furono le lotte fra i Torriani e Ottone Visconti e nel 1262 Papa Umberto IV nominò arcivescovo di Milano Ottone Visconti che, avversato dai Torrioni, dovette faticare per prendere possesso della sede Arcivescovile e vi riuscì nel 1277 dopo aver sconfitto i Torriani a Desio.
Con questa vittoria, i Visconti riconquistarono le loro proprietà e il Castello di Legnano rimase alla famiglia fino al Filippo Maria, che nel 1437 lo donò a Oldrado II Lampugnani.
Oldrado, qualche anno dopo, nel 1445, chiese a Filippo Maria di fortificare il complesso con torri, vallo e ponte levatoio, e venne soppresso l’ingresso principale che era sul lato di ponente ed eretto un nuovo e torrione d’ingresso.
Nel 1447 dopo la morte del Visconti, Oldrado Lampugnani favorì l’entrata al castello di Francesco Sforza, poi visse a Legnano gli ultimi anni della sua vita e alla sua morte, nel 1460, il complesso passò al nipote Giovanni Andrea.
In questo periodo il maniero fu attaccato da Francesco Sforza, dal capitano Francesco Piccinino e da parte dei Francesi che nel 1524 lo incendiarono.
Giovanni Andrea lasciò il castello al figlio Oldrado III amico e seguace di Lodovico il Moro, che fece ricostruire le parti distrutte dai Francesi, e a lui subentrò il figlio Ferdinando I, che indicò nel testamento la proprietà del castello attraverso i primogeniti maschi.
Dopo la sua morte senza eredi maschi ci furono lunghe contese fra i parenti per il diritto del possesso del maniero e nel 1710 Francesco Maria II Lampugnani, conte di Freisa, riuscì ad avere conferma del suo diritto nel possesso del castello, che poi donò all’Ospedale Maggiore di Milano.
I Cornaggia, famiglia benestante di commercianti di cotone, presenti a Legnano dal 1598, nel 1748 comprarono il feudo sulla Castellanza a nord di Legnano, diventando i Marchesi della Castellanza. Nel 1792 il Marchese Carlo Cristoforo Cornaggia acquistò dall’Ospedale Maggiore il castello con tutta la tenuta annessa.
Così il grande complesso divenne un’azienda agricola e fu un alloggio per i contadini, mentre solo la cappella venne ricostruita nei primi anni del 1800.
Ormai in condizioni di estremo degrado il castello dopo lunghe trattative, venne ceduto all’Amministrazione Comunale dagli eredi del Marchese Cornaggia Medici nel 1963, ma venne poi modificato nella sostanza e nella forma per un intervento dell’Autorità Tutoria.
La cessione venne in seguito perfezionata e il Comune ebbe la piena disponibilità del Castello soltanto nel 1973.
Dopo lunghi e accurati lavori di restauro, il castello tornò ad essere fruibile al pubblico nel 2007 e le nuove sale del Castello, ristrutturate e adibite a sede espositiva in aggiunta a Palazzo Leone da Perego, vennero inaugurate, sabato 16 dicembre 2006, dalla mostra Goya. I capolavori incisi dando così vita a un secondo, importante polo culturale di Legnano.
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