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Festa di Santa Maria di Caravaggio 2023 a Pavia

  • Paola Montonati

caravaggio pavia festa 2023La Comunità del Ponte di Pietra di Pavia, uno delle più note ed amate della città dei Longobardi, come ogni anno nell’ultimo weekend di maggio si prepara a vivere i momenti di fede e divertimento  che caratterizzano la storica Festa di Santa Maria di Caravaggio.

Si comincerà il giorno dell’Apparizione della Madonna di Caravaggio, venerdì 26 maggio, con  alle 8 la celebrazione della Santa Messa, cui seguirà alle 10.30 la Santa Messa solenne.

Alle 17, come da tradizione, ci saranno la supplica e il Rosario, alle 18 la Santa Messa del vespro con la presenza dei ragazzi del Seminario, cui seguirà alle 21 la processione solenne Mariana per  viale Golgi, via Flarer, via Aselli e il ritorno al punto di partenza.

Domenica 28 maggio per le vie del quartiere ci saranno le bancarelle a cura dell’Associazione Commercianti della Provincia di Pavia, dalle 9  alle 19 presso viale Golgi e via Rasori, mentre alle 10 ci sarà la Santa Messa solenne e alle 11 una partita di calcio amichevole in Oratorio.

Verso le 11.30 sarà disponibile il servizio per il pranzo con panini, salamelle e patatine fritte, poi alle 15 è il momento del torneo di calcio dell’Oratorio, mentre chi lo desidera potrà giocare alla Pesca di Beneficenza.

La chiesa di Santa Maria di Caravaggio 

La chiesa di Santa Maria di Caravaggio di Pavia si trova nel quartiere di Ponte di Pietra, dove nel 1928 fu organizzata la posa della prima pietra di un santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio, dato che, anche se tutta l'area era densamente popolata, non c’erano edifici di culto.

Gli anni a ridosso del secondo conflitto mondiale videro un processo di industrializzazione nella zona con gli stabilimenti della Necchi Campiglio, il Risificio Noè-Traverso, i Magazzini Generali Gaslini così i lavori per una nuova chiesa, dell'architetto Emilio Carlo Aschieri e dell'ingegnere Eliseo Mocchi, cominciarono nel 1944, ma non furono realizzati.

Gli anni Cinquanta videro l'area crescere ulteriormente, in estensione e numero di abitanti così, archiviata l'idea di sviluppare il progetto di Aschieri, la Diocesi di Pavia chiese a Giovanni Muzio di ideare la chiesa del quartiere. .

Giovanni Muzio sviluppò i temi principali dei suoi progetti per gli edifici sacri. Come la pianta libera e la copertura a cupola, al punto che il progetto preliminare, del 1956, fu modificato più volte fino ad arrivare alla soluzione del 1959, anno d'inizio dei lavori.

La copertura delle navate ha un soffitto piatto e inclinato e una serie di portali in cemento armato, con travi reticolari e pilastri interni visibili sul fronte esterno superiore, lungo la superficie in mattoni a faccia vista, mentre la cupola con loggiato ha conformazioni complesse e rappresentazioni simboliche grazie alla somiglianza con le sfaccettature del giglio, fiore caro alla Madonna.

L'interno della chiesa è decorato  con fasce di colore rosso, digradante dallo scuro sino al chiaro della sommità da cui proviene la luce, mentre l'altare maggiore e i due laterali, poligonali in pianta, hanno piloni e arcate in cemento armato, che sorreggono il tiburio e le griglie in cotto a vista nelle cantorie.

Invece la cripta, più austera, ha caratteristiche simili al tiburio, mentre tutto il complesso è realizzato interamente con un forte uso del mattone a vista che ben si unisce alla ricercatezza dei piani, angoli e bucature che lo caratterizzano.

La casa parrocchiale della chiesa è un corpo con pianta a C, posto lateralmente alla chiesa e in continuità con gli isolati vicini, mentre un piccolo campanile è posto in zona absidale ed emerge dal perimetro del complesso.

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