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La stagione 2024 – 25 del Teatro Cagnoni di Vigevano

  • Paola Montonati

teatrocagnoni stagione 2024 25Dopo una lunga chiusura, finalmente il Teatro Cagnoni di Vigevano avrà un  programma per la stagione  2024-25 davvero unico, ideato dal sindaco Andrea Ceffa,  l’assessore alla cultura Riccardo Ghia, lo staff comunale e la Fondazione di Piacenza e Vigevano rappresentata da Elena Sisaro, che contribuisce economicamente ai vari eventi.

L'opera lirica, la prosa e la Danza

Si comincerà, come sempre, con l’Orchestra sinfonica Città di Vigevano e Un ballo in maschera  di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma darà il via alla stagione nella serata di sabato 12 ottobre e fu anche il primissimo spettacolo andato in scena nel 1873 subito dopo l’inaugurazione del Cagnoni, dirige l’orchestra il maestro Andrea Raffanini, mentre la regia è di Giandomenico Vaccari. L’appuntamento sarà gratuito, con prenotazione del proprio posto.

Si proseguirà con gli spettacoli di prosa, infatti venerdì 22 novembre alle 21 ci sarà  la compagnia Teatroincontro di Mimmo Sorrentino, che propone le letture Il teatro come vita - Eleonora Duse con Donatella Finocchiaro e Luca Cavalieri e l’ accompagnamento musicale dal vivo.

Si tratta di un evento simbolico, perché nel 2024 cadono i cento anni dalla scomparsa della Divina, con altri appuntamenti nel corso dell’anno organizzati dal Comune ed è uno spettacolo fuori abbonamento, col biglietto quindi da acquistare a parte.

Re Lear di William Shakespeare, con traduzione di Ferdinando Bruni, ci sarà martedì 26 novembre, su produzione del Teatro dell’Elfo e la regia di Elio De Capitani, che riporta a Vigevano la grande tragedia del bardo di Avon, mentre la danza è protagonista sabato 30 novembre con Il lago dei cigni dove il Balletto Ucraino di Odessa, che arriverà coi suoi solisti e col corpo di ballo, ridarà vita in due atti all’immortale musica di Tchajkovskij.

Per il 2025 arriveranno Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman, prosa, regia di Raphael Tobia Vogel, prodotto dal Teatro Franco Parenti per il 7 gennaio, Matteotti (anatomia di un fascismo) per giovedì 16 gennaio, di Stefano Massini con musica eseguita dal vivo dai solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, che avrà come protagonista Ottavia Piccolo, mentre Lo zoo di vetro del drammaturgo americano Tennessee Williams, atto unico, vedrà  come star Mariangela D’Abbraccio per il 31 gennaio.

Ci sarà la danza martedì 18 febbraio con una versione ecologica di Cenerentola, Cendrillon Ballet Recyclable, e prosa musicale mercoledì 26 febbraio, dove Neri Marcorè racconterà La buona novella di Fabrizio De André.

Lo spettacolo Arlecchino di mercoledì 19 marzo, scritto e diretto da Marco Baliani, reinterpreterà  Goldoni, mentre la stagione si concluderà col duo Massimo Lopez - Tullio Solenghi domenica 30 marzo per lo spettacolo Dove eravamo rimasti con accompagnamento della Jazz
Company di Gabriele Comeglio, e col comico Natalino Balasso che interpreta lo scrittore veneto rinascimentale Ruzante, previsto per sabato 5 aprile.

Gli eventi sinfonici 

C’è anche una serie di eventi sinfonici, parte integrante della stagione del Cagnoni.

Il 26 gennaio  il concerto di apertura vedrà la pianista Irene Veneziano proporre il repertorio di Maurice Ravel e Antonín Dvorák, il 23 febbraio, col solista ancora da definire, toccherà alle composizioni di Felix Mendelssohn Bartholdy e Ludwig van Beethoven, mentre domenica 23 tutto si concluderà con la flautista Beatrice Oteri e le suonate di Claude Debussy, Wolfgang Amdeus Mozart e César Franck.

L’obiettivo è toccare tutto il repertorio della storia della musica sinfonica senza tralasciare niente ed anche un ritorno per l’Orchestra del Cagnoni, dopo quasi tre anni di sospensione dell’attività con solo comparse saltuarie.

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