Gli sposi e la casa 2023 a Belgioioso
Gli sposi e la casa, la più importante fiera wedding pavese, torna nel weekend del 21 e 22 ottobre tra le sale del Castello di Belgioioso a pochi chilometri da Pavia.
Sarà un luogo d’incontro per i futuri sposi, un’occasione speciale per poter organizzare e definire con cura e dettaglio il fatidico giorno del si, dove le coppie diventeranno protagoniste e si sentiranno libere di sognare davanti ad un abito da sposa perfetto o ad una meta ideale di un viaggio di nozze.
Nei due giorni di manifestazione il castello vedrà oltre 110 espositori che, con una completa e diversificata offerta di 20 nuove proposte, metteranno la loro esperienza e creatività a servizio delle esigenze delle singole coppie.
Ci saranno abbigliamento e accessori sposa, sposo e cerimonia per un total look di tendenza, bomboniere creative, location suggestive, catering, ristoranti d’eccellenza, fotografi qualificati, make up artist e hair stylist, flower design, fedi nuziali uniche, wedding planner professionisti e agenzie viaggi.
Sotto la direzione artistica di Angelo Maroi, il Cerimoniere Event e Wedding, l’evento sarà arricchito ancora una volta da una serie di eventi nell’evento con sfilate di abiti da sposa, sposo e cerimonia e momenti emozionanti accompagneranno le due giornate al castello.
La storia del castello di Belgioioso
Il castello di Belgioioso fu probabilmente fondato da Galeazzo II nella seconda metà del XIV secolo in una proprietà dei Visconti nel territorio, dove in seguito sorse il paese di Belgioioso.
Il nome Belgioioso fu attribuito al castello per l’amenità del luogo e la felicità che un tempo recava il soggiorno in quella terra.
Il duca Gian Galeazzo II vi soggiornò ripetutamente, al punto che, con una lettera del 22 dicembre 1393, proibì la caccia ai cervi e a qualsiasi altra selvaggina fino a Bereguardo - Vigevano e Abbiategrasso.
Inoltre questo provvedimento fu citato anche nel testamento del 1397 in cui il Duca ordinava che, per la salvezza della sua anima, si edificasse un monastero, casa e chiesa certosina, sul territorio pavese “in loco turarsi de Mangano”, ma escludeva dalle donazioni ai certosini il parco presso il Castello di Pavia e le possessioni di Bereguardo e Belgioioso.
Non si sa quale fosse esattamente l’ampiezza del castello allora, ma si dice che il maniero fosse stato distrutto nel 1412 e poi ricostruito dopo l’uccisione del duca Gian Maria Visconti, figlio di Gian Galeazzo e di Caterina Barnabò.
Il successore Filippo Maria non soggiornò a Belgioioso come i suoi predecessori per i frequenti straripamenti del Po, il suolo arido e le scarse rendite e per questi motivi lo cedette come feudo nel 1412 a Manfredo Beccaria, che poco tempo dopo si ribellò e i suoi beni furono confiscati e affidati ad altri Visconti.
Nel 1431 Filippo Maria donò il feudo ad Alberico da Barbiano, poi venne aggiunto al castello il paese di Belgioioso, allora sede di un Vicariato di cui facevano parte le Pievi di Vaccarizza, Ospitaletto, Genzone, Pissarello, Spessa, Filigaria, Montesano, Torre de’ Negri, Gerenzago e San Zenone.
L’antichissimo ceppo dei conti di Cunio e di Barbiano era famoso in Romagna fin dall’XI secolo, dove governava i feudi imperiali di Cunio, Barbiano, Lugo, Zagonara, Bagnacallo, Fusignano e Donigallia.
Fra i vari conti di Barbiano il più noto fu Alberico il Grande, signore di vasti feudi che formò una compagnia di ventura e partecipò all’assedio e distruzione di Cesena per poi passare in Lombardia al servizio dei Visconti.
Nel Seicento la nobiltà, soggetta al dominio spagnolo, si dedicò a una vita lussuosa e la peste del 1630 non risparmiò il castello e la sua gente che furono vittime anche delle malversazioni di soldataglie prepotenti.
Alla fine del Settecento il castello fu ampliato e ricostruito e don Antonio Barbiano fece costruire la bellissima cancellata e abbellì quasi tutto il palazzo con i vasti giardini e le serre e nel 1769 fu nominato Principe del Sacro Romano Impero e di Belgioioso.
Il figlio Alberico XII era un amante dell’arte, ebbe come amici il Parini e il Foscolo e intraprese opere di bonifica, istituì scuole per i bambini dei coloni e si adoperò per migliorare la vita della popolazione, ma dovette vivere la distruzione dei suoi stemmi e armi nobiliari per ordine del Governo Francese.
Ormai in esilio, il principe passò i suoi ultimi anni in compagnia del Parini e del Foscolo, che assistette alla sua morte, avvenuta il 17 agosto 1813.
Da splendida residenza di campagna oggi il castello di Belgioioso è un monumento di grande valore storico- artistico, da tramandare alle generazioni future, ma anche un efficace motore per lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio.
Grazie all’Ente Fiera dei Castelli di Belgioioso e Sartirana, infatti, da anni il castello è la sede d’importanti manifestazioni culturali, mostre e fiere di livello nazionale, con un fitto calendario di appuntamenti che ogni anno richiama almeno 600 aziende espositrici e oltre 80.000 persone dall’Italia e dall’estero.