Skip to main content

Fuori Sensia 2024 a Voghera: un tuffo nella storia e nella cultura

  • Paola Montonati

fuori sensia 2024Con la quarta  edizione, dal 9 al 19 maggio torna Fuori Sensia, l’evento diffuso nel centro storico di Voghera che si terrà per il 2024 dopo la Fiera dell’Ascensione.

Organizzato quest’anno dall’Associazione La Pietra Verde con Ascom Confocommercio Voghera e Associazione Artigiani dell’Oltrepò Lombardo, la manifestazione con la collaborazione di numerose realtà locali e non, come il contributo di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo, oltre al patrocinio di Ferdermoda e alla collaborazione del Comune di Voghera e dell’Associazione Voghera da scoprire.

Storia ed arte di Voghera

La collocazione geografica lungo la via Postumia, l’attuale via Emilia, in epoca romana fece di Voghera crocevia di comunicazione commerciale e devozionale. Giulio Cesare le concesse l’istituzione di “forum” (grande mercato), come dimostra il ritrovamento di frammenti di lastre funerarie. Il periodo di massimo splendore per la città fu però interrotto dalle invasioni barbariche: durante il regno di Liutprando, Voghera viene citata come “villaggio di Iriae” (“Iria”, termine di derivazione celtica, significa città) e, nel X secolo, è segnalato un castello a Viqueria, antenato dell’attuale toponimo.

Nel 1200 Voghera si schierò con Pavia contro Milano, cui dovette cedere nel 1364, ponendosi sotto i Visconti per vigilare contro le mire espansionistiche dei Marchesi del Monferrato. Dopo la pestilenza del 1435, poi, la città entrò a far parte del feudo dei Dal Verme; successivamente seguì le sorti dell’intera provincia, prima in mano ai Francesi e poi agli Spagnoli. Nel 1635, invece, Voghera fu conquistata da Odoardo Farnese, duca di Parma. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, passò sotto l’Austria, per ritornare in mano ai Savoia nel 1743, a seguito del trattato di Worms. Nel 1796, poi, fu occupata dalle truppe napoleoniche e rivestì un ruolo importante nel corso delle Guerre d’Indipendenza. Nel 1858 venne quindi inaugurata la stazione ferroviaria, che, per la sua posizione strategica, rappresentava un importante nodo per il Nord Italia.

Dallo stile austero e solenne, la caserma di Voghera ha una storia lunga e affascinante, che parte dalla prima guerra  d’indipendenza italiana, quando, dopo la dichiarazione di guerra, l'amministrazione comunale di Voghera, all'epoca appartenente al Regno di Sardegna, il 4 aprile 1849 chiese al governo piemontese di riottenere in pianta stabile la storica guarnigione del 1º Reggimento Nizza Cavalleria.

I Savoia, che vedevano in Voghera una provincia strategicamente rilevante in quanto a ridosso del confine austro-ungarico, accolsero senza particolari difficoltà la richiesta.

Nel 1850 fu scelto un ampio appezzamento di terreno, con proprietario Domenico Pezzi, situato a ovest della città, fuori della cinta muraria, poco distante da Porta Rossella dove confluivano le strade provenienti da Mortara a nord e da Piacenza a sud, per costruire una nuova caserma per il reggimento.

Quattro anni dopo vennero presentati dall'ingegnere vogherese Paolo Cornaro i progetti che furono poi approvati dal re nel 1856.

I lavori veri e propri ebbero inizio nel 1857 e il 26 maggio 1858, durante una visita alla città, re Vittorio Emanuele II inaugurò i locali già pronti con Cavour e permise che la caserma dove, alla vigilia della seconda guerra d’indipendenza italiana, si era stanziato il reggimento dei Cavalleggeri di Alessandria, fosse intitolata a suo nome.

Durante la prima guerra mondiale la struttura vogherese venne utilizzata come deposito militare dei Cavalleggeri Guide e dei Cavalleggeri di Roma, poi ci furono i Cavalleggeri del Monferrato, l'ultimo reggimento di cavalleria di guarnigione a Voghera, sciolti dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.

Il 4 febbraio 1944 la caserma fu intitolata al tenente Attilio Bonfiglio Zanardi, medaglia d'oro al valor militare e nella notte del 5 ottobre vi penetrò una ventina di partigiani travestiti da tedeschi, che sorpresero nel sonno i membri del battaglione San Marco e dopo tre ore se ne andarono con alcuni automezzi, 76 prigionieri, armi pesanti e leggere, munizioni d'ogni genere, medicinali, uniformi e coperte.

Terminata la seconda guerra mondiale, dal 1948 la casermetta Montebello ospitò la Scuola media governativa, intitolata dal 1951 al poeta Giovanni Pascoli, poi il grandioso complesso monumentale divenne un monumento vincolato dalla Sopraintendenza nel 1966 e fu progressivamente ristrutturato dal comune che adibì il lato orientale, con ingresso da via Gramsci, come la sede della Biblioteca Civica Ricottiana, del Museo storico militare Giuseppe Beccari e del Museo di scienze naturali.

Oggi i suoi ampi piazzali ospitano, oltre a vari concerti di musica leggera, i padiglioni e le attrazioni della Sensia, la Fiera dell'Ascensione che, dal 1382, è la più antica di tutta la Lombardia e si tiene ogni maggio.

La caserma Vittorio Emanuele II fu edificata con modello il Quartier Grande di Venezia, cioè una grande piazza d'armi centrale racchiusa da un numero variabile di corpi di fabbrica.

Il piano terra era destinato alle stalle per i cavalli e alle diverse attività legate alla loro presenza, con una serie di novità come l'utilizzo dei ciottoli di fiume per la pavimentazione delle scuderie o l'accorpamento dei servizi igienici nelle torrette cilindriche interne, distinti da camerate, uffici e locali di uso collettivo.

La facciata principale, aperta su Via Gramsci, è tra due delle quattro torrette quadrangolari esterne, con una muratura scandita da finestre ad arco al piano terra e una ritmata da finestre rettangolari incorniciate al piano superiore.

Al centro, l'avancorpo dell’ingresso è circondato da sette arcate, di cui le tre mediane sono aperte, e sormontato, al di sopra del cornicione a mensole, con un grande bassorilievo marmoreo con stemma, stendardi e cavalli in posa araldica che indicano la destinazione dell'edificio.

La grande corte interna è caratterizzata da ampi loggiati a due ordini sovrapposti, aperti con archi a tutto sesto voltati su pilastri.

Dettagli del Programma

"Fuori Sensia 2024" offrirà un'ampia gamma di attrazioni culinarie e spettacoli dal vivo. Ogni sera, il pubblico potrà godere di esibizioni musicali che spaziano da tributi a Vasco Rossi a spettacoli ispirati a famosi musical come "Grease". Durante il giorno, il palco accoglierà esibizioni di gruppi di ballo e scuole di arti marziali. Inoltre, ogni giorno vi sarà la presenza di un DJ per l'aperitivo​​.

Location e Organizzazione

L'evento si svolgerà nell'area dell'ex caserma di cavalleria, trasformata per l'occasione in uno spazio espositivo per aziende locali e bancarelle che offriranno prodotti tipici dell'Oltrepò Pavese e altre specialità regionali e internazionali. La manifestazione è organizzata con il patrocinio della Città di Voghera, della Provincia di Pavia e della Camera di Commercio di Pavia​​.

Attrazioni Culturali e Ricreative

Oltre agli spettacoli e alle degustazioni, il programma include l'apertura straordinaria dell'Istituto Agrario "Gallini", diverse mostre, un concorso internazionale di poesia, e dimostrazioni di addestramento di cani guida per non vedenti. Un evento finale spettacolare sarà uno spettacolo piro-musicale silenzioso​.

Pin It