Cucina nel mondo: New York
La cucina americana ha origini davvero molteplici, in cui ogni gruppo etnico arrivato oltreoceano ha portato qualcosa di proprio, spesso contaminandolo con le tradizioni di altri dando vita a qualcosa di davvero originale.
Così a New York sono presenti le più differenti cucine, da quella italiana a quella cinese, da quella messicana a quella francese.
Nonostante questo melting-pot culturale, nei decenni New York ha dato vita ad alcuni piatti che, durante un viaggio nella Grande Mela, si devono assolutamente assaggiare, magari in uno dei più famosi ristoranti della zona.
i piatti MADE IN USA
Il piatto newyorkese più celebre al mondo e più diffuso anche in città è senza ombra di dubbio l’hot dog, formato da un panino che racchiude un würstel impreziosito da salse, come ketchup, soprattutto, ma anche maionese o senape, e verdure, come i crauti.
L’hot dog ha un’origine molto discussa, ma è certo che la città di New York abbia giocato, nella sua nascita, un ruolo da protagonista.
Molti sono i ristoranti che offrono gli hot dog in menu, come il Gray’s Papaya, tra la sesta e l’ottava strada, e il Crif Dogs in Saint Marks Place.
Il secondo piatto tipico della città è la Manhattan Clam Chowder, una zuppa di vongole che deriva dalla New England Clam Chowder e che fa parte della storia del nord-est americano.
La zuppa del New England, con il latte e le vongole, spesso arricchita con patate e cipolle, risale alla metà del Settecento ed è legata alla tradizione cattolica di non mangiare carne nei venerdì, giorno in cui ancora oggi è solitamente servita.
La versione newyorkese invece ha un’origine più recente, fu un cuoco svizzero di origini italiane, Alessandro Filippini che nel 1889 ne parlò nel libro di ricette The Table: How to Buy Food, How to Cook It, and How to Serve It, basato sulla sua esperienza come chef al Delmonico’s, uno dei più celebri ristoranti newyorkesi dell’Ottocento.
La differenza principale della versione di Manhattan è l’introduzione del pomodoro al posto del latte, che rende la zuppa rossa.
A New York la pizza, oggi venduta in più di 400 ristoranti in tutta la città, arrivò grazie all’immigrato Gennaro Lombardi, che iniziò a venderla a Little Italy nel 1905 nel suo ristorante Lombardi’s.
Il secondo punto vendita della pizza, fondato dall’ex pizzaiolo dello stesso Lombardi, Antonio “Totonno” Pero, aprì nel 1924 a Coney Island.
Le differenze con la pizza italiana non sono poche, infatti la pizza newyorkese ha un diametro di mezzo metro, la crosta è molto sottile ed ha un sapore molto particolare dovuto all’acqua ricca di sali minerali della città.
la colazione e i dolci AMERICANI
Perfette per la colazione, le Uova Benedict sono uno dei più tipici elementi del brunch newyorkese, il pasto di metà mattina che fonde elementi della colazione e del pranzo, formato da due fette di muffin inglese tostate, sopra alle quali poggiano del bacon croccante, due uova in camicia e una certa quantità di salsa olandese, ricavata da tuorli d’uovo e burro.
L’origine di questo piatto sembra si debba attribuire a un broker di Wall Street, Lemuel Benedict, che in un’intervista del 1942 al New Yorker raccontò che un giorno, a colazione al Waldorf Astoria ordinò pane imburrato, uova in camicia, bacon e salsa olandese, impressionando così lo chef del ristorante, Oscar Tschirky, che riprese la ricetta togliendo il pane e sostituendolo coi muffin tostati.
Il dolce perfetto per New York è la New York Cheesecake, basata sull’uso di panna acida o addirittura di formaggio Philadelphia, che le conferisce una consistenza liscia, densa e cremosa, perfetta per essere accompagnata con cioccolato e fragole, servite o in salsa o in pezzi.