Cucina dal mondo: Belgio
La cucina belga presenta piatti unici, soprattutto a cena, ai quali abbinare un ricco dolce oppure un elaborato antipasto per rendere appropriato l’apporto di calorie.
I piatti non variano in maniera significativa da regione a regione ma questa cucina, risente dell’influenza francese con cui si è unita fino a ottenere una rielaborazione dei piatti molto originale.
Poiché il Belgio è bagnato dal mare, i piatti locali sono ricchi di pesce, ma sono da assaporare anche i piatti a base di selvaggina o gli affettati e i paté, molto rinomati e provenienti dalle zone delle Ardenne.
i piatti
Con la Svizzera, il Belgio è la nazione con la più ricca tradizione cioccolatiera al mondo, con marche come Neuhaus, Côte d'Or, Leonidas e Godiva.
In Europa il cacao arrivò nel XVI secolo grazie ad Hernan Cortés ed era usato come moneta di scambio dai navigatori spagnoli partiti alla conquista dell’oro ed era sinonimo di ricchezza. Successivamente, grazie all’aggiunta dello zucchero, nacque il cioccolato così come lo conosciamo, ma la prima tavoletta di cioccolato risale al XIX secolo e più precisamente in Belgio, nel 1840.
Tra i successi più grandi della cucina belga c’è l’invenzione della pralina, parte dovuta al maresciallo, e ambasciatore di Luigi XIII, Du Plessi-Praslin, che pensò di rabbonire i ribelli della regione con questa invenzione a base di cioccolato piuttosto che utilizzare le armi.
Il cioccolato belga deve il suo successo anche a un cioccolataio di fama mondiale che anche se lavorava in Belgio, a Bruxelles, era lo svizzero Neuhaus, che lanciò la moda delle praline decorate, mentre sua moglie e suo figlio crearono le famose ballotin, quelle scatole in cui mettere le praline per farne un dono.
Le praline all’inizio erano solo una mandorla rivestita di zucchero, poi il maître chocolatier belga Jean Neuhaus ebbe l’idea di ricoprirla di cioccolato e, nel 1912, nacque la prima pralina di cioccolato.
Così il cioccolato divenne, nel giro di qualche anno, un prodotto di alto livello e sono molti i nomi originari della Vallonia simbolo di questa dolcezza nel mondo ieri come oggi, come Galler, Darcis e Edouard.
In Belgio da non perdere è anche la birra, cui si producono oltre 600 differenti tipi, come la Jupiler, Maes o Stella Artois, Leffe, Grimbergen, Hoegaarden e Affligem, tutte appartenenti a grandi gruppi industriali.
Ma le più prestigiose sono le produzioni artigianali di piccoli birrifici, le birre dei monaci trappisti, il Lambic, bitta a fermentazione spontanea prodotta nella zona a sud-ovest di Bruxelles chiamata Pajottenland, la Deus, Brut des Flanders, prodotta dalla birreria Brouwerij Bosteels di Buggenhout, un piccolo borgo vicino a Mechelen, a nord di Bruxelles.
Altra specialità belga sono le patatine fritte, mentre i primi piatti con minestre e zuppe calde, come la zuppa al cavolo, panna e prosciutto crudo e la crema di piselli, di porri e di rabarbaro.
Uno dei più celebri secondi belgi è il waterzooi, tipico di Gand, un piatto ricco di pesce o pollo con panna, verdure e ortaggi, oltre a il maiale e il coniglio alla birra, la carne d'oca, preparata in vari modi, la cacciagione, e le bistecche, accompagnate da salse e mostarde.
Tra gli insaccati va ricordato il boudin, una salsiccia di maiale con pane, uova e spezie.
I dolci più famosi sono le waffels in fiammingo o gaufres in francese, delle cialde morbide e calde servite, per esempio, con cioccolata fusa o con panna e fragole e tra le torte ci sono quelle alle pere, alle mele e allo zucchero di canna.