Torna a risplendere il campanile di Mede
Dopo mesi di lavoro, alle 17 di sabato 28 novembre le campane del campanile di Mede, che erano cosi silenziose, torneranno a suonare per la gioia dei cittadini.
E il degno finale dei lavori di restauro di un campanile che può vantare, a ragione, lo stesso stile di quello di San Marco a Venezia.
Ma come si arrivò alla costruzione di uno dei simboli del Pavese e non solo?
Come raccontato nei suoi libri dal professor Giuseppe Masinari, tutto ebbe inizio verso la fine dell’Ottocento, quando i medesi capirono che la vecchia torre campanaria, situata in una posizione molto arretrata rispetto alla facciata della Chiesa di San Marzano, alta 28 metri e dalla base quadrata, non era più adatta ai bisogni della piccola comunità.
Cosi fu stabilito di erigere un nuovo campanile, grazie anche al sostegno del parroco di Mede, don Siro Damiani, che il 20 aprile 1902 benedisse la prima pietra, con al suo interno una bottiglia contenente una pergamena che diceva che “A.M.D.C. Ad maiorem Dei gloriam, l'anno del Signore 1902 e alli 20 del mese di aprile, governando la Chiesa il S. P. Leone XIII e regnando S.M. Vittorio Emanuele III re d'ltalia, venne posta la prima pietra di questo campanile, innalzato a cura della fabbriceria della Parrocchia, col concorso dell'onorevole Municipio e della cittadinanza di Mede”. Il progetto del campanile venne affidato all'ingegnere Crescentino Caselli, professore della Regia Accademia delle Belle Arti di Torino.
L'11 dicembre 1902, dopo pochi mesi dall’inizio dei lavori, fu posata la croce dorata sul vertice del nuovo campanile, alto 63 metri, poi un anno dopo vennero collocate le ringhiere in ferro, e il nuovo orologio, acquistato dal Comune.
Fu rinnovato anche il sistema delle campane, con l'acquisto di 6 bronzi fusi dalla ditta Barigozzi di Milano, al posto della vecchie 5.
Ognuna delle campane, issate da tutta la popolazione medese, ha un titolo e porta incisa un’invocazione, rispettivamente a San Marziano, vescovo di Tortona e primo protettore di Mede, San Martino, secondo protettore della cittadina, Sacro Cuore, Vergine Immacolata, San Siro, il santo patrono di Pavia, e San Giuseppe.
Nell'estate 1904 venne inaugurato il campanile, come ricorda una lapide posta alla base del monumento e nel 1905 fu abbattuta la vecchia torre campanaria.