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Il Pavese tra le due guerre: Il Monumento ai caduti di Mede

  • Paola Montonati

monumento caduti medeCento anni dall’inaugurazione del monumento che ricorda il ruolo di Mede nella Grande Guerra…

Il Monumento ai Caduti della Guerra 1915/1918 di Mede fu inaugurato il 19 novembre 1922, ed è collocato in Piazza della Repubblica, davanti al palazzo municipale della città lomellina.

La sua costruzione fu dovuta in gran parte ad un gruppo di giovani medesi, riuniti in un Comitato Pro Monumento Caduti, che vollero omaggiare in modo tangibile il sacrificio dei caduti di Mede.

Il sindaco, Giuseppe Robone, approvò l'iniziativa e firmò l'autorizzazione per iniziare una sottoscrizione popolare per raccogliere i fondi necessari, che ebbe inizio nel mese di giugno 1921 e fu aperta con la somma di lire 5.000 offerta dalla Amministrazione comunale.

Lo scultore Felice Bialetti realizzò il bassorilievo,  che dopo la sua morte fu donato dal fratello e posto sul basamento, mentre il realizzatore della statua fu lo scultore Michele Vedani.

Sul monumento venne incisa la frase "Con orgoglio e tenerezza Mede ai figli suoi", che in seguito fu  sostituita con la più semplice "Ai caduti".

Il 27 ottobre 2008 la frase originaria venne ripristinata alla base del monumento, e nella primavera 2009 fu completata la ristrutturazione del monumento nelle parti bronzee e marmoree.

Di particolare importanza il bassorilievo di Felice Bialetti, stimato scultore medese.

La vita di Felice Bialetti

Felice nacque a Mede il 23 settembre 1869 e studiò all'Accademia Albertina di Torino, allievo del Tabacchi.

Nel 1892 s’iscrisse all'Accademia di Brera di Milano e vi conobbe il noto scultore Butti, che divenne suo mentore.

Bialetti nel 1897 vinse il premio Tantardini con un’opera funeraria e nel 1900 il premio Fumagalli con La fontana di Teti.

Nel 1898 partecipò all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino con le due sculture in bronzo Spettro e Le onde. Visione di un naufrago e l'anno successivo espose alla terza edizione dell’Esposizione Internazionale Biennale d'Arte della Città di Venezia, mostra cui prese parte anche nelle edizioni del 1901 e del 1903, dove fu premiato con medaglia d'oro per la sua opera più conosciuta, Pensiero Dominante, oggi alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, e alla quinta del 1905, con la scultura Maturità.

Nel 1901 esegui il bozzetto per il monumento a Felice Cavallotti oggi conservato, con altre sue opere, alla Galleria d'arte Moderna di Milano e nel 1902 eseguì il monumento funebre per la famiglia Izar di Milano al Monumentale.

Gli altri monumenti funerari di Bialetti si trovano nel cimitero di Mortara con La morte del credente, Spettro, Dolor Materno, di Mede e di Pieve del Cairo.

A Mede il medaglione in bronzo che si trova alla base del Monumento ai Caduti è un opera di Felice Bialetti e venne donato dalla famiglia.

Nel 1904 lavorò alla Fabbrica del Duomo di Milano, dove la sua Statua di Noemi è collocata su un pilone interno.

Bialetti partecipò, nel 1904, all'Italian Exhibition Earl's Court a Londra, organizzata dalla Italian Chamber of Commerce a Londra, con la scultura In pensive mood.

Malato da tempo, Felice Bialetti morì, a soli 36 anni, il 17 maggio 1906.

Per l'esposizione di Milano del 1906 l'artista aveva ideato una scultura intitolata Il lavoro, ma fu invece presentata la sua opera La vita e la morte.

Nel 1907 all'Esposizione di Primavera della Società per le Belle Arti Permanente di Milano si tenne la mostra Esposizione postuma delle opere dello scultore Felice Bialetti, con trentasette lavori tra sculture, bozzetti, progetti, fotografie e un acquerello.

Con la mostra alla Permanente di Milano dedicata al Liberty, che si tenne nel 1972-1973, fu presentata la sua opera del 1901 Il calamaio del Poeta, che dimostrava l’aderire dello scultore medese alle linee sinuose dei motivi floreali del primo Novecento.

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