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Sagra del Pursè Negar 2023 a Garlasco

  • Paola Montonati

purse negar garlasco 2023Una serata alla scoperta di un piatto minore, ma non per questo meno gustoso, della cucina contadina lomellina e pavese di una volta….

Per chi è un amante della buona cucina e dei prodotti tipici della Lomellina e del Pavese, è davvero perdere la 10a Sagra della Confraternita del Pursè Negär di Garlasco, un evento enogastronomico di grande tradizione che si svolgerà nel weekend del 13 e il 14 maggio 2023 presso l'area esterna e interna del Bocciodromo di Garlasco.

La Sagra propone un menù ricco e gustoso con una serie di ricette con la carne di Pursè Negär, il maiale della tradizione lombarda, preparato secondo le ricette della Confraternita.

Razza suina autoctona, il Pursè Negàr venne allevato intensivamente nelle campagne lomelline fino alla fine della seconda guerra mondiale e il suo nome è questo fin dal Quattrocento quando Garlasco era uno dei principali mercati di bestiame della Lomellina e del Pavese.

La sua caratteristica più curiosa era il mantello nero, che in dialetto lomellino significa Pursè Negàr e in dialetto garlaschese Maiale Nero.

Il sabato sera sarà possibile gustare i piatti a self-service, mentre il sabato sera e la domenica a pranzo, si potrà scegliere il menù completo prenotando in anticipo.

Per prenotare il proprio posto si devono contattare Piero, Franca, Pro Loco Garlasco, Abbigliamento Albanesi, Ottica Luppino Antonini o Panetteria Guardamagna, in modo da poter scoprire il sapore autentico del Pursè Negär e della tradizione gastronomica lombarda!

Si possono  utilizzare gli hashtag #sagra e #pursenegar per condividere l’esperienza sui social media e di non perdervi l'occasione di assaporare le prelibatezze culinarie offerte dall'evento  che, grazie alla passione e alla dedizione dei membri della Confraternita, sarà un successo e un'esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.

La storia di Garlasco 

I primi insediamenti nella zona di Garlasco, il cui toponimo viene riferito da alcuni studiosi al nome celtico Ker-leski, che ha la sua traduzione in villaggio dell'incinerazione, un tesi confermata dalla scoperta nelle sue vicinanze di una grande necropoli gallica, risalgono al XIV e XIII secolo a.C..

Nel secoli a questi subentrarono stanziamenti di liguri,  galli e, dal I secolo a.C., di romani, come testimoniato dall'abbondante materiale archeologico pervenuto dagli scavi cominciati in zona verso la fine dell’Ottocento.

Nel corso del Medioevo e delle epoche successive, per la sua posizione strategica, Garlasco fu teatro di continui scontri tra più contendenti infatti, dopo aver fatto parte, sul finire del X secolo, dei possedimenti del monastero di San Salvatore di Pavia, nei secoli XI e XII fu al centro delle lotte tra Milano e Pavia e in seguito di quelle tra le famiglie nobili, passando sotto il lungo dominio dei Beccaria, dei Langosco, dei Visconti e del marchese del Monferrato.

Gli scontri, che portarono anche grandi distruzioni, con una serie di carestie ed epidemie,  continuarono anche dopo la firma nel 1590 del trattato di pace tra Filippo II, duca di Savoia, ed Enrico IV, e cessarono solo nel 1712,  con il trattato di Utrecht e l'assegnazione di tutta la Lomellina ai Savoia.

Tra i monumenti della cittadina, oltre al torrione dell'antico castello, di grande rilievo sono da vedere la chiesa parrocchiale costruita alla fine del Settecento, in onore della Beata Vergine Assunta e di San Francesco Saverio, sui resti dell'antica chiesa di Santa Maria intra Muros, il santuario della Madonna della Bozzola e le chiese di San Rocco e della Santissima Trinità.

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