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Fiera di San Giuseppe 2023 ad Abbiategrasso

  • Paola Montonati

fiera san giuseppe 2023Ad Abbiategrasso il weekend della festa di San Giuseppe, dal 17 al 19 marzo, oltre al  ritorno della fiera, assente da tre anni, vedrà anche la storica gara Milano Sanremo che apre la stagione professionistica del ciclismo europeo, che partirà per la prima volta dalla città del Castello Visconteo.

Sarà un’edizione con un evento che è divenuto un connubio vincente per ogni edizione della Fiera di Abbiategrasso, quello del vero street food organizzato per tre giorni sempre all’interno del Parco della Fossa del Castello da Hello Eventi.

Venerdì 17 marzo 2023 alle 18.30  presso il Quartiere Fiera ci sarà l’ inaugurazione della Fiera di San  Giuseppe, con la ristorazione a cura dell’Associazione Alpini e Cappelletta, per la raccolta dei proventi alle popolazioni terremotate di Turchia e Siria, oltre all’esposizione di veicoli e camper.

Dalle 10 alle 18 Piazza Marconi ospiterà il Mercatino delle eccellenze gastronomiche.

Sabato 18 marzo 2023 dalle 9 Piazza Marconi vedrà ancora il Mercatino delle eccellenze gastronomiche e dalle 10 il Quartiere Fiera proporrà la mostra delle bici con possibilità di prova, l’ esposizione di veicoli e camper e la degustazione vini selezionati dei territori attraversati dalla Milano-Sanremo, oltre alla ristorazione.

Dalle 14 il Castello Visconteo vedrà l’ esposizione dei produttori della Coldiretti con i  laboratori dedicati ai bambini sulle sementi e materiali di riciclo, oltre all’agribar e pic-nic contadino.  

Domenica 19 marzo 2023 dalle 9 in  Piazza Cavour ci sarà il Mercato straordinario a cura di Ascom, che si unirà a  quello di Piazza Marconi  delle eccellenze gastronomiche e in Piazza Castello dell'usato.

Per tutto il giorno in  Corso Matteotti ci sarà l’esposizione dei motocicli d’epoca e dalle 10 nel Quartiere Fiera si terrà il Mercato del gusto in Fiera.

La storia di Abbiategrasso 

Il nome di Abbiategrasso ha origini celtiche e latine, che attraverso le traslitterazioni portarono al nome attuale e potrebbe derivare dal celtico Abia, che vuol dire acqua, + atis, che è una desinenza toponomastica, per cui la traduzione sarebbe Luogo d'acqua, che corrisponde alle caratteristiche del territorio, dato che la città sorge vicino al Ticino e sulla cosiddetta Linea dei Fontanili, punto di incontro di tutti i corsi sotterranei della Pianura Padana.

In epoca romana il nome celtico fu  latinizzato probabilmente in Habiate, a cui fu aggiunto il titolo di Grassus, dovuto al fatto che il borgo si trovava in quella che era denominata la valle grassa, cioè quella  fertile, poi  i due nomi vennero uniti nell'attuale Abbiategrasso.

Abbiategrasso venne abitata dai Celti a partire dal VI secolo a.C., cui seguirono dal IV secolo le popolazioni galliche che provenivano da oltralpe.

Lo sviluppo maggiore si ebbe solo in epoca romana, soprattutto lungo la via mercantile  della Strada Mercatorum, oggi Strada Mercadante) che scorreva parallela al fiume Ticino.

Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente il territorio della città subì le invasioni barbariche, con l'insediamento dei Longobardi, e successivamente, una serie di  razzie delle tribù ungare tra la fine del IX secolo e l'inizio del X secolo.

Nel 1034 Abbiategrasso era un possedimento dell'Arcivescovo di Milano, a cui si deve la costruzione del primo avamposto di difesa, distrutto nel 1162 dalle truppe di Federico Barbarossa.

Il borgo, che fino a quell'epoca si era sviluppato attorno alla Chiesa di San Pietro, fu poi esteso verso sud, dove nelle vicinanze dell'attuale Chiesa di Santa Maria Vecchia sorgeva un piccolo castello.

Negli anni successivi Abbiategrasso divenne parte dei domini del contado della città di Milano, governata dai Visconti, che iniziarono una serie di opere per fortificare il borgo e nel 1381 venne costruito il Castello Visconteo, collocato nel centro della città.

Con il XV secolo Abbiategrasso giocò un ruolo determinante nella presa del potere da parte di Francesco Sforza, che durante l'assedio di Milano, decise di accanirsi sulla città per attaccare indirettamente il capoluogo lombardo, deviando le acque che giungevano ai suoi mulini e privandola dei rifornimenti di grano.

Dopo la caduta del domino sforzesco Abbiategrasso fu parte della resistenza e della capitolazione del contingente francese contro l'avanzata dell'imperatore Carlo V, che entrò in città nel 1533 per raggiungere il Ducato di Milano, che passò sotto l'influenza spagnola.

Negli anni del Risorgimento Abbiategrasso fu luogo di incontro durante gli avvenimenti della Prima Guerra di Indipendenza Italiana, ricoprendo così un ruolo strategico per l'Unità d'Italia e in quel periodo la città cominciò la sua crescita grazie allo sviluppo industriale.

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