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Tutto il gusto della cipolla di Breme

  • Paola Montonati

cipolla di bremeE finalmente è arrivato il momento della cipolla di Breme, la famosa “Dolcissima” .

L’emergenza sanitaria ha impedito per ora lo svolgimento della sagra ma in questo fine settimana e stato possibile acquistare il prelibato ortaggio a Breme nella Piazza della Fiera presente il sindaco Francesco Berzero, nonchè il presidente dell’Associazione Produttori Cipolla Rossa De.co.

Da sempre la cipolla rossa di Breme, chiamata nel dialetto locale Sigulla, è uno dei vanti enogastronomici della Lomellina per la sua particolare dolcezza, caratteristica che la rende unica in tutta la Lombardia.

Le sue origini risalgono al IX secolo d. C, quando un piccolo gruppo di monaci provenienti da Novara si stabilirono nell’abbazia di Breme e, come riportano le cronache di quei tempi burrascosi, vedendo che il terreno era adatto per coltivazioni a lungo termine, decisero di coltivarvi un particolare tipo di cipolla, dal color rosso vermiglio, che in pochi anni divenne notissima in tutta la Lomellina.

Oggi la cipolla di Breme viene coltivata da una dozzina di produttori, che tutti gli anni ne producono circa 400 quintali, di cui circa  il cinquanta per cento viene utilizzato per la Sagra della Cipolla di Breme.

Tutti gli anni i semi necessari per la coltivazione sono posti a bagno nel periodo in cui c’e la luna calante, poi una volta germinati, vengono seminati nei vari vivai che si trovavano nei dintorni di Breme.

Per il suo sapore cosi particolare, dolce e pacato al tempo stesso, la cipolla di Breme è detta “La Dolcissima” ed è utilizzata per inediti accostamenti e sperimentazioni culturali di tutti i tipi, dalle marmellate ai gelati, fino ad arrivare alle pizze e torte salate.

Da non dimenticare anche la storia e i monumenti che Breme offre ai suoi visitatori, capofila della Piccola Loira, un itinerario storico – artistico – culturale che ha portato alla valorizzazione della Lomellina, con i suoi Castelli, le sue Abbazie, posti spesso quasi misconosciuti, ma che raccontano un angolo di Lombardia davvero interessante.

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